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29 dicembre 2015

Diamanti dalle ceneri dei propri cari, il trend che fa discutere

Trasformare un defunto in un gioiello: è necessario per ricordare?

diamanti dalle ceneri

Da qualche anno esiste una alternativa piuttosto scioccante alla sepoltura o alla cremazione tradizionale: è possibile infatti realizzare dei diamanti dalle ceneri dei propri cari per portarli sempre con sé. La bizzarra idea sta riscuotendo molto successo, tanto che negli Stati Uniti funziona già a pieno regime e alcune agenzie funebri si sono specializzate soltanto nella produzione di “diamanti della memoria“. La lavorazione si basa su una tecnologia molto sofisticata che dal carbonio porta alla creazione di pietre preziose sintetiche, che vengono confezionate in cofanetti di legno e consegnate ai parenti. L’iniziativa ha fatto arricciare il naso a molti ma bisogna ammettere che ha degli aspetti positivi. Primo fra tutti risolve in modo definitivo il problema della carenza di posti nei cimiteri tradizionali con un costo che dipende dalla grandezza delle pietre ottenute e che va dai 4.500 ai 20.000 franchi svizzeri, che corrispondono a 3.650 – 16.000 euro.

L’idea originaria è di Rinaldo Willy, della società svizzera Algordanza (in lingua romancia “ricordo”), ed è nata paradossalmente da un equivoco: leggendo un articolo Willy lesse che i diamanti sintetici vengono realizzati con la cenere, e pensò istintivamente alle ceneri umane, ma l’originale intendeva la cenere derivata dalla combustione dei materiali vegetali. Il malinteso gettò la scintilla e così Willy contattò l’autore del testo e realizzò con lui Algordanza. Oggi è possibile richiedere questa particolare forma di cremazione anche ad alcune agenzie italiane che collaborano con la società svizzera e consegnano i diamanti dalle ceneri in un periodo che oscilla dal mese e mezzo ai sei mesi.

 




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