19 ottobre 2017
Easy Joint, vero e proprio boom di vendite in Italia per la cannabis “light”.
Dal maggio scorso vendute tra 12 e 14 tonnellate di fiori di canapa a basso contenuto di THC.

E’ un vero e proprio boom: sono passati soltanto pochi mesi da maggio 2017, data fatidica nella quale nacque a Parma il progetto Easy Joint per mano di Luca Marola. Da quando ha fatto la propria comparsa sul mercato, Easy Joint sta letteralmente spopolando con una mole di ordini spaventosa: dal maggio scorso sono state vendute tra le 12 e le 14 tonnellate di fiori di canapa a basso contenuto di THC.
Il progetto ha davvero rivoluzionato il mercato, perché Easy Joint, la cannabis legale (anche detta ‘light’) è a basso contenuto di THC, il principio attivo che rende illegale la sostanza per le leggi italiane.
Attualmente sono circa 200 le aziende agricole che stanno producendo fiori di canapa a basso contenuto di THC, e oltre 250 i negozi che in Italia commercializzano il prodotto Easy Joint.
Questa cannabis soft, senza effetti psicoattivi, è in grado anzi di essere di supporto per lievi forme di insonnia e ansia, visto che la cannabis spogliata del THC mantiene comunque le sue facoltà analgesiche e curative, caratteristiche ormai note che hanno portato un po’ in tutta Italia a prendere provvedimenti di apertura per l’utilizzo della sostanza per finalità terapeutiche.
Un fenomeno sociale e folkloristico che mette in risalto quanto sia elevata, in Italia, la voglia di legalizzazione da parte della popolazione. E se questi sono i numeri sui quali basarsi, viene da pensare quanto alto potrebbe essere il ricavo per le casse dello Stato qualora si decidesse di liberalizzare la cannabis anche per uso personale.