20 marzo 2015

I quadri più famosi della storia.

Un vero e proprio viaggio nel tempo, per farci affascinare dai dipinti più famosi della storia.

Un tuffo nell’arte per scoprire i dipinti più celebri.

Al primo posto si colloca indubbiamente “Monna Lisa”, conosciuta come “La Gioconda”, di Leonardo da Vinci. È l’opera simbolo del Louvre di Parigi, tra i musei più noti e visitati al mondo. Di lei si è sempre messo in evidenza lo sguardo e il sorriso enigmatico.

Tra le opere più conosciute dei pittori italiani troviamo “La nascita di Venere” di Botticelli, espressione tra le più alte del Rinascimento, “La vocazione di San Matteo” di Caravaggio, mirabile per l’uso che il pittore fa della luce. Nella memoria italiana si annoverano anche “Il quarto Stato” di Pellizza da Volpedo e i quadri di Segantini, esponenti entrambi del divisionismo. Appartenente al mondo contemporaneo: Lucio Fontana con i suoi tagli nella tela.

Ma il momento più ricco per la storia dell’arte è il XIX secolo. Come non ricordare “Il viandante sul mare di nebbia” di Friedrich e “La libertà che guida il popolo” di Delacroix. Una nuova sensibilità è poi introdotta dagli impressionisti che colgono l’istante al variare della luce: “Impression, soleil levant” e “Donna con parasole” di Monet, “Il bar delle Folies-Bergère” di Manet, “La colazione dei canottieri” di Renoir, “I giocatori di carte” di Cezanne, “L’assenzio” di Degas. Con “La notte stellata” e “Il vaso di girasoli” di Van Gogh si apre il periodo post-impressionista, che racchiude molteplici esperienze figurative che trovano espressione in: “La visione dopo il sermone” di Gauguin, “La persistenza della memoria” di Dalì, “La grande Jatte” di Seurat, e infine il famosissimo “Urlo” di Munch.

All’Art Nouveau (XIX-XX secolo) appartiene Klimt. La sua opera più conosciuta è “Il bacio”, tema che era già stato trattato il secolo precedente in un’opera omonima da Hayez.

La floridità e la varietà di movimenti artistici prosegue nel XX secolo con la nascita del cubismo ad opera di Picasso con “Les Demoiselles d’Avignon”. La corrente cubista verrà superata dalla nascita del futurismo. Anch’esso scompone sempre ciò che va a rappresentare, ma con il fine di rendere il movimento e la velocità. Tra i futuristi ricordiamo Boccioni con “Dinamismo di un calciatore” e “La città che sale” e Balla con “Velocità d’automobile”. Degli stessi anni è il surrealismo di Magritte con “Golconda”.

Dalla Russia, la pittura astratta di Kandinsky con “Composizione VIII”. Sulle sue orme troviamo lo statunitense Pollock con“Convergence”.

A coprire quasi l’intero arco del Novecento: March Chagall con “La creazione dell’uomo”, russo d’origine ebraica, naturalizzato francese.