17 giugno 2014
Giovanni Paolo II e le sue frasi più celebri
Un grande uomo che con semplicità, tenerezza e forza ha lasciato un segno indelebile nella storia

Per la Chiesa è diventato santo il 27 aprile del 2014, ma nel cuore di tutti lo è diventato fin da subito. Quando si è presentato dal balcone della basilica di San Pietro in Vaticano, nessuno sapeva chi era quell’uomo dal cognome impronunciabile. Un polacco? Sì, giovane, forte, sorridente. Capace di conquistarsi la simpatia della folla con poche parole: “Anche se non so se potrei bene spiegarmi nella vostra… la nostra lingua italiana. Se mi sbaglio, mi corigerete!”. Da quel giorno è iniziato il suo lungo e straordinario pontificato che rimarrà nella storia. Noi vi proponiamo alcune delle frasi più significative pronunciate da Woytjla.
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!” (Tratto dal suo primo discorso pubblico dopo l’elezione il 16 ottobre 1978).
“Il Papa non può rimanere prigioniero del Vaticano. Io voglio andare da tutti… dai nomadi delle steppe ai monaci e alle suore nei conventi…voglio attraversare la soglia di ogni casa”. (Ai giornalisti all’inizio del pontificato).
“Siete i nostri amati fratelli, e in un certo senso si può dire che siate i nostri fratelli maggiori”. (Agli ebrei durante la visita alla sinagoga di Roma, nel 1986).
“Dio una volta ha detto ‘Non uccidere’. Nessun gruppo umano, mafia o che altro, può calpestare la più sacra legge di Dio. Nel nome della crocifissione e della resurrezione… convertitevi. Un giorno, il giudizio di Dio arriverà”. (Durante il suo viaggio in Sicilia nel 1993).
“Ancora oggi Auschwitz non smette di ammonirci, di ricordarci che l’antisemitismo è un grave peccato contro l’umanità, che ogni odio razziale porta inevitabilmente a calpestare la dignità umana” (Tratto dal suo libro Varcare la soglia della speranza, del 1994).
“La sete di verità è talmente radicata nel cuore dell’uomo che il doverne prescindere comprometterebbe l’esistenza.” (Giovanni Paolo II, Fides et Ratio).
“Mentre attraversiamo la soglia del nuovo anno, mi piacerebbe bussare alla porta di ogni casa, per portare a tutti i miei auguri”(Piazza San Pietro, alla mezzanotte del 31 dicembre 1999).
“Ai non credenti dico: cercate Dio, Egli sta cercando voi”.
“La donna – nel nome della liberazione dal ‘dominio’ dell’uomo – non può tendere ad appropriarsi le caratteristiche maschili, contro la sua propria ‘originalità’ femminile. Esiste il fondato timore che su questa via la donna non si ‘realizzerà’, ma potrebbe invece deformare e perdere ciò che costituisce la sua essenziale ricchezza. Si tratta di una ricchezza enorme.” (Giovanni Paolo II, Mulieris dignitatem).
“Spendete bene la vita, è un tesoro unico”. (Ai giovani).
“Se esiste il diritto di essere rispettati nel proprio cammino di ricerca della verità, esiste ancor prima l’obbligo morale grave per ciascuno di cercare la verità e di aderirvi una volta conosciuta.” (Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor).
“E ai sofferenti dico: abbiate fiducia, Cristo che vi ha preceduto vi darà la forza di far fronte al dolore”.
“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.” (Durante uno dei suoi viaggi a Cagliari).
“Sono lieto, siatelo anche voi. Preghiamo insieme con letizia, alla Vergine Maria affido tutto lietamente”. (sono le ultime parole che il Pontefice ormai agonizzante è riuscito a scrivere, con l’aiuto del segretario padre Stanislao, in un messaggio rivolto ai suoi collaboratori).
Grazie San Giovanni Paolo II, godi l”abbraccio del Padre!