19 giugno 2014
Come coltivare lo zafferano, la spezia più costosa del mondo
Buono ma estremamente costoso. La soluzione? Imparare a prepararlo in casa. Vediamo come fare.

Tutti noi conosciamo questo giallo tesoro come una delle spezie più pregiate, costose e delicate del mondo.
Il suo costo elevato dipende dal fatto che deve rigorosamente essere raccolto a mano.
Coltivato soprattutto in India e in Iran, ci sono anche alcune coltivazioni in Italia, soprattutto in Abruzzo.
Il periodo dell’anno ideale per raccogliere lo zafferano è il mese di dicembre. Bisogna prestare la massima attenzione, però, al momento in cui lo si pianta, ponendo una particolare riguardo alla disposizione dei bulbi e al tipo di terreno.
Se non avete il vostro orticello personale ma anche solo un semplice balcone o terrazzo, non disperate, ci sono più modi per coltivare il proprio zafferano.
Se coltivato in vaso, conferirà al vostro luogo anche un tocco di colore lilla valorizzato dai suoi stimmi rossi.
Come nel caso dei fiori di tulipano o degli iris, la coltivazione dello zafferano parte dai bulbi. Piantate più bulbi in un vaso grande, distanti tra loro almeno 5 cm, a un massimo di 10 cm di profondità nel terreno.
Particolare attenzione che non si creino ristagni d’acqua nei sottovasi perché danneggerebbero lo zafferano che, per crescere, ha bisogno di poca acqua ma di molta luce.
Se invece avete l’orto, potete crearvi una piccola aiuola, sempre seguendo la regola di lasciare almeno 5 cm di spazio tra un bulbo e l’altro e di non irrorarli troppo d’acqua.
Essendo lo zafferano un fiore che, come dicevamo, prevede la semina tramite i bulbi, non richiede una particolare cura per quanto riguarda la sua crescita ma, il punto difficile, arriva al momento del raccolto. I fiori di zafferano appassiscono molto velocemente e si schiudono per pochissimi giorni, per questo si consiglia di cogliere i fiori durante il primo giorno.
Una volta raccolti, rimuovete, con estrema cura e delicatezza gli stimmi rossi e metteteli ad asciugare in un luogo asciutto.
Una volta seccati, conservateli all’interno di un barattolo sigillato di modo da mantenere l’aroma.
Potete poi utilizzarli direttamente in stimmi o macinarli con l’aiuto di un mortaio.
L’utilizzo dello zafferano nella cucina è davvero a 360°. Potete usarlo per un classico risotto giallo come da tradizione, farvi una crema da servire o con la quale farcire dei fiori di zucca, abbinarlo alla carne per dare vita a un gustoso pollo allo zafferano. Potete mettervi alla prova cucinando una bel pagello in guazzetto allo zafferano, oppure creare dolci come la mousse allo zafferano o una torta sacher con salsa allo zafferano.
Ricordate che, per una famiglia di almeno 4 persone, vi converrà coltivare almeno un minimo di 40 bulbi, in modo da potere avere una scorta non troppo minima del vostro zafferano personale.
sono interessato alla coltivazione vorrei saperne di piu ..grazie