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03 luglio 2014

Giorgio Moroder: la leggenda della disco che fa ballare tutte le generazioni

La parabola artistica del compositore e produttore discografico ha attraversato gli ultimi quarant'anni della musica dance

Giorgio Moroder

Per capire chi sia Giorgio Moroder, bisogna ascoltare l’album “Random Access Memory”, una delle tracce è, proprio, “Giorgio by Moroder”, dove Giorgio Moroder si racconta. Ed è un racconto fatto di passione e dedizione per la musica. Sin da quando, giovanissimo, partiva dalla sua Ortisei per andare a mettere i dischi in quel di Monaco di Baviera. E’ in quegli anni che Giovanni Giorgio comincia una carriera che lo porterà fino all’Oscar.

Dell’Oscar, Moroder non parla nella sua intervista. E, invece, avrebbe tutto il diritto di farlo: ha vinto l’Academy Award per la colonna sonora di “Midnight Express”, film che, forse, se non fosse stato per la sua musica, sarebbe caduto nel dimenticatoio.

Meno glam di molte star della discomusic degli anni ’70, Moroder ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo della musica elettronica. Il suo album, E=MC2 è una tra le pietre miliari nella storia dell’uso dei sintentizzaori in musica. La canzone che dà il titolo al disco è, per certi aspetti, una tra le tavole della legge del sound degli anni ’80. Eppure, siamo nel 1979.

In quel disco, ha collaborato con quell’Harold Faltermeyer, il tedesco che regalerà agli Stati Uniti quella specie di inno pop che è il tema principale del film “Top Gun”, colonna sonora alla quale, comunque, Moroder contribuirà in prima persona. Già, Moroder e il cinema. Di Midnight Express abbiamo già parlato,

Molti non lo sanno, ma Moroder è anche dietro ad una tra le operazioni più caratteristiche della fine degli anni ’80: la colonna sonora dei mondiali di calcio, quelle Notti Magiche che, ogni quattro anni, in Italia, sono l’inno ufficioso di qualsiasi rassegna iridata. La canzone si intotlava, nella versione internazionale “To be number one”. In Italia, il titolo della burocrazia Rai fu “Un’estate italiana”.

Ci sarebbe anche molto altro da raccontare: la collaborazione con Donna Summer, i progetti con Lana del Rey, il titolo di Commendatore di Ciampi, dei Grammy, della Hall of Fame della Dance. Tutti apici di una carriera favolosa, senza pari nel mondo della musica. E pensare che in Italia non lo conosce quasi nessuno…




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