20 giugno 2014
Elvis Presley: la biografia e il mito
Il re del Rock 'n' Roll, ascesa e caduta di una leggenda che ha cambiato la storia della musica mondiale.

Cantante, musicista, attore, uno degli uomini più eclettici del Novecento, sicuramente un mito, una leggenda. Elvis Aron Presley, da tutti conosciuto come “The King of Rock ‘n’ Roll”. Un altro dei suoi soprannomi era “Elvis the Pelvis”, per i suoi caratteristici movimenti del bacino, anche se, come lui stesso ha ammesso in alcune interviste, non gli piaceva particolarmente. Nato nel 1935 da una famiglia povera a Tupelo, nel Mississippi, scoperto per caso da un discografico di Memphis, è diventato una star: ha venduto oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo stabilendo un record, condiviso anche da Micheal Jackson e dai Beatles.
Oggetto di culto e venerato dai suoi fan, il fenomeno di Elvis si è diffuso anche e soprattutto dopo la sua morte. Fan clubs, oggettistica, gadgets e tutto il merchandising legato alla sua figura sono un vero e proprio business. Così come i cosiddetti “Elvis Impersonators”, i suoi imitatori. Tra i più famosi, Johnny Lee Harra, che grazie alla straordinaria somiglianza fisica e alla qualità artistica delle sue esibizioni, ha raggiunto una fama internazionale.
Ma ciò che probabilmente l’ha reso un personaggio immortale è il mistero che aleggia intorno alla sua morte. Nella tarda mattinata del 16 agosto 1977, Ginger Alden, sua fidanzata all’epoca, trova il corpo senza vita di Elvis nel bagno della sua villa, Graceland. Ufficialmente il cantante è morto in seguito a un arresto cardiaco, ma ci sono molte teorie alternative. C’è addirittura chi sostiene che Elvis non sia morto, ma abbia inscenato il suo decesso per poter finalmente “scappare” da quella vita sui palcoscenici che lo stava lentamente deteriorando (negli ultimi anni infatti era ingrassato notevolmente, era entrato in uno stato di grave depressione e abusava di psicofarmaci). Una delle teorie più originali è quella di Matt Frost, un fotoreporter statunitense che sostiene di aver incontrato Elvis mentre era ricoverato in un ospedale a Cuba.






