24 maggio 2016
Inemuri, l’alternativa giapponese al pisolino.
Mai nel letto, ma ci si addormenta in pubblico.

Il Giappone è uno dei Paesi in cui si dorme meno al mondo a causa dei ritmi di lavoro incalzanti e dormire in pubblico è quasi un segno d’onore, la prova che si è esausti per aver lavorato tanto. I giapponesi infatti non schiacciano pisolini: fanno inemuri. Questa pratica diffusa consiste nell’addormentarsi in pubblico: nel bel mezzo di una conferenza, ad esempio, o a scuola o sui mezzi pubblici.
La contraddizione appare lampante: i giapponesi, fieri di essere grandi lavoratori e pronti a giungere al limite delle forze pur di soddisfare le richieste di un capo, vedono come segno di debolezza dormire a lungo. Eppure non hanno remore ad addormentarsi davanti a tutti.
L’inemuri non è considerato affatto dormire. Viene visto diversamente dal dormire. Ma allora qual è il senso? La risposta si trova nella parola, composta da due parti: ‘I‘ che significa ‘essere presente’ in una situazione e ‘nemuri‘ che significa ‘dormire'”. L’inemuri viene, dunque, considerato come un momento per sé, a cui ognuno è libero di abbandonarsi quando vuole e che non disturba la situazione sociale, proprio come il sognare ad occhi aperti.
I giapponesi, però, non concepiscono l’inemuri come riposino: è semplicemente un’assenza temporanea dal corpo dopo ore e ore passate a lavorare o a studiare. Per questo viene tollerato senza problemi: perché è il segnale più evidente della stanchezza estrema, un modo per abbandonare per un attimo i propri compiti per poi tornarci subito dopo.