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23 agosto 2014

Jean Paul Sartre e Simone De Beauvoir: una storia d’amore e di parole

Un amore nel pensiero e nell'anima. Ripercorriamo la storia ricca e particolare dei due filosofi

Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir

Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir: il sodalizio umano più filosofico e impegnato del XX secolo. Una storia d’amore e una storia di pensiero. I due filosofi non si sposarono mai, ma siglarono un contratto a termine, rinnovabile ogni due anni, terminato però soltanto con la morte. Tuttora i due amanti riposano insieme al cimitero di Montparnasse, a Parigi.

Si erano conosciuti alla Sorbona. Lui pensatore e animatore della vita e della politica parigina, lei “ragazza perbene” e filosofa, donna dell’alta borghesia francese catturata dal fascino dell’intellettuale molto più grande di lei, sostenitrice di molte idee sociali e politiche della Francia.

La loro clausola di convivenza prevedeva l’infedeltà reciproca, la libertà negli usi e nei costumi, nei rapporti personali soprattutto con le decine di studentesse e di donne di vario genere che frequentavano casa Sartre per il fascino di Jean-Paul, ma poi, inevitabilmente prese d’amore per Simone. Come Olga, giovane russa per cui Sartre aveva perso la testa, ma che adorava Simone, oppure Bianca, Michelle, Wanda, Françoise Sagan: un triangolo bulimico pieno di amiche, amanti, segretarie, favorite, studentesse.

Niente, però, riusciva a inficiare il rispetto e l’amore tra i due, fatto sì di libertà sessuale assoluta, ma soprattutto di una coincidenza di intenti e di desideri che portava Sartre a dedicare i suoi lavori al “suo Castoro”, indicarla come sua prima lettrice, suo censore, consigliera e coscienza morale.

“La mia vita non appartiene a me solo, voi siete sempre me, l’essere stesso del mio essere, il cuore del mio cuore”. Il rapporto sembra però rovinarsi a causa dell’America: lui chiede a Dolores Vanetti Ehrenreich di sposarlo e lei incontra Nelson Algreen che nei Mandarini chiamerà “il mio caro marito”, frase mai usata nel rapporto con Sartre. Quando il filosofo, però, morirà, lei rimarrà per tutta la notte distesa sul letto accanto al suo cadavere.

Una storia indimenticabile arrivata fino ad oggi attraverso l’esistenzialismo di Jean-Paul e il femminismo di Simone. Un amore, il loro, che nell’impronta libertina sa e saprà sempre di verità e purezza.




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