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26 maggio 2016

Il trekking migliore in 10 percorsi in giro per l’Italia.

Uno sport salutare per l'anima e per il corpo. Perché camminare significa tenersi in forma, ma anche riflettere e conoscersi a fondo.

Trekking in montagna

L’escursionismo, anche detto trekking (dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio) o hiking (dal verbo inglese to hike, che significa camminare) è una forma di attività motoria che consiste nel camminare a lungo attraverso un territorio.

Ma per gli appassionati e coloro che lo praticano significa molto di più, una forma di allenamento fisico arricchito dalla possibilità di godere di scenari affascinanti immersi nella natura. Abbinare una sana attività motoria con la bellezza del territorio è, infatti, la base portante di questa disciplina.

In Italia non è arduo riuscire a trovare percorsi adatti. Il nostro Paese offre paesaggi vari e ben assortiti che vanno dalle Alpi fino alla Sicilia. Principalmente il trekking viene svolto in percorsi in cui, per buona parte, il protagonista è la montagna. The Mood Post vi propone 10 luoghi meravigliosi in Italia, da nord a sud:

1) Il Passo Pordoi-Piz Boè, che parte appunto dal famoso passo per raggiungere a quota 3000 il rifugio-ristorante. Si costeggiano crinali rocciosi di media difficoltà e ben attrezzati con corde di acciaio per arrivare alla cima della Capanna di Fassa. La discesa migliore arriva al rifugio Boè. Il paesaggio che si scorge dall’alto è veramente mozzafiato;

2)L’anello del Lago Braies in Alto Adige, con partenza nei dintorni di Brunico è l’ideale per gli amanti degli specchi d’acqua ad alta quota. Il Lago Braies è il punto di partenza e quello di arrivo, intervallato da un pernottamento nel rifugio Biella;

3)Per chi avesse molti più giorni a disposizione, il Trekking del Lupo nelle Alpi Marittime, al confine con la Francia, nel cuneese, è l’ideale. Per percorrere i quasi 75 chilometri di lunghezza occorrono dai 7 ai 10 giorni, durante i quali si attraversano posti selvaggi a stretto contatto con il lupo e con le sue prede abituali: stambecchi, camosci e cervi;

4) Trekking del Monte Aviolo, situato all’interno del parco dell’Adamello, ideale per chi volesse meditare sulle origini geologiche delle nostre Alpi e godere di un vero e proprio paradiso floro-faunistico, e per i più allenati e temerari (si arriva a circa 3300 di altitudine) la Traversata delle tredici cime.

5) Il percorso delle montagne dell’Appennino parmense più accattivante e valido è quello che attraversa il Parco dei Cento Laghi per raggiungere in pochi giorni il rifugio Mariotti nel comune di Corniglio, dal quale si possono ammirare il Lago Santo e infinite distese di faggi e abeti;

6) Gran Sasso, oltre ad essere la vetta più alta dell’Appennino, se si fa eccezione per l’Etna in quanto vulcano, è un concentrato di biodiversità e paesaggi alternati tra il brullo, il pietroso e il boscoso che colpisce indelebilmente chi lo attraversa. Il percorso migliore per godere di questo gigante dell’Italia centrale è quello del Corno Grande Vetta occidentale per il Calderone. Questo itinerario è piuttosto difficile e occorre armasi di piccozza e ramponi;

7) L’Etna, sperando di imbattersi in una spettacolare ma ovviamente innocua eruzione e un insolito cammino lungo tutto l’Isola di Pantelleria, tra gli antichi e unici Dammusi, precipizi che si abbattono sul mare e distese di vigneti di passito, è un luogo che offre la possibilità di praticare trekking senza problemi anche nel periodo autunnale e invernale;

8) Un trekking in Basilicata vi sorprenderà per la varietà dei paesaggi che attraverserete. Dalle insolite escursioni lungo i villaggi della civiltà rupestre, sulla Murgia Materana, alle vette del massiccio del Pollino, passando per le praterie e i boschi del Parco di Gallipoli Cognato. Tra montagne straordinarie popolate di lupi e alberi secolari, fiumi e torrenti dove sopravvive la lontra, foreste di abeti bianchi, laghetti vulcanici, sarà possibile avventurarsi in escursioni e passeggiate alla scoperta dei silenziosi borghi medievali e delle antiche strutture rurali di cui è ricco questo angolo tutto da scoprire.

9) Il Parco naturale regionale “Portoselvaggio e Palude del Capitano”, Nardò, copre una superficie di circa 1.000 ettari, distribuiti lungo la costa neretina tra Santa Caterina e Sant’Isidoro, con un alternarsi felice di alte scogliere, cale, baie e baiette, endemismi botanici, sorgenti costiere e un paesaggio premiato anno dopo anno da una presenza crescente di camminatori. La pineta è il bosco che lo ombreggia e sotto cui si intrecciano i sentieri che percorrono il parco, tra grotte preistoriche, specchie, mura di antichi villaggi, torri costiere e reperti fossili di pesci. Un mix riuscito tra storia e ambiente. Primo parco di Puglia, un parco per tutte le stagioni e con cui apriamo tradizionalmente la stagione trekking;

10) Melendugno, itinerario emozionante e avvincente come le storie dei personaggi che solo le pietre sanno raccontare, pietre incise, scolpite, corrose, scavate, studiate, innalzate e abbattute. Castelli e torri, cripte e mura, strade antiche e luoghi di culto, il tutto affacciato su scorci di mare.




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