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02 aprile 2015

Tatuaggi 3D: l’illusoria estensione

La mania del 3D non è esplosa solo al cinema. Viaggio nel mondo dei tatuaggi attraverso la loro evoluzione 3D

Tatoo 3D, ragno-1

“Per i tatuaggi 3D è fondamentale la tecnica del tatuatore. È un processo molto complesso, ci vogliono anni per imparare a dare profondità ad un’immagine. Devi prima realizzare tutti i tipi di tatoo e poi vedere se sei portato per sviluppare la tecnica del 3D”.
Davide Maccarini, il “Macca”, come lo chiamano tutti, è un tatuatore di 20 anni. Con lui entreremo nel mondo dei tatuaggi 3D, una tendenza in crescita, in Italia e all’estero.
Dopo il liceo artistico, Davide ha iniziato per hobby a fare tatuaggi, ma da due anni la sua passione è diventata un vero e proprio lavoro.

“I miei amici hanno iniziato a chiedermi di fargli tatuaggi, così ho iniziato a pensare che questo potesse diventare davvero il mio lavoro”, racconta il Macca, che si sta specializzando nei tatoo 3D figurativi.
“Nel 3D è fondamentale il gioco dei piani. Cerco di utilizzare la diversa intensità dei colori per dare profondità. Davanti disegno figure più definite mentre dietro lascio immagini sfumate, con colori chiari”.

Mentre parliamo, noto un tatuaggio che Macca ha sull’interno del braccio destro. È una maschera colorata di nero e rosso. “Questo me lo ha fatto una ragazza russa ad una convention di tatuaggi. Nonostante siano poco conosciuti, i russi sono bravissimi nei tatoo 3D, fanno disegni di ferite e tagli rendendoli quasi realistici”, ci spiega Davide. In effetti ci sono disegni che sembrano davvero fuoriuscire dal corpo. Ragni che camminano sul collo, occhi che si aprono, cicatrici sulla pelle.

“Oggi le tecniche sono sempre più avanzate, è tutto in continua evoluzione in questo ambiente. Anche se, oltre alla specializzazione delle macchinette che si usano, il segreto sta sempre nelle mano del tatuatore. Mi ricordo i primi tatoo sperimentati sulle mie gambe, un vero disastro! A proposito, dimenticavo un altro segreto, forse il più importante: lavorare e studiare tanto ricercando sempre la perfezione”.




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