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05 giugno 2016

Perché l’estate di “Sapore di mare” è sempre la migliore…

...e nessun rap estivo potrà mai sostituire le mitiche canzoni degli anni 60.

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L’estate è l’unico periodo dell’anno in cui è possibile rivivere le atmosfere di un tempo, la vita da spiaggia degli anni 60, quella per intenderci del film Sapore di mare, e quella che comunque, se cercata e voluta, resiste ancora in alcune località balneari italiane: c’è ancora tanta gente che in queste località si comporta come se 50 anni non fossero mai passati.

In spiaggia si va al massimo alle 9; ogni anno lo stesso stabilimento, lo stesso ombrellone e la stessa cabina (mi raccomando, anche per l’anno prossimo, ombrellone sempre sul lato sinistro della passerella e al massimo in terza fila…, e’ la raccomandazione per il bagnino a fine agosto, l’ultimo giorno delle vacanze).
A pranzo, al bar della spiaggia o in albergo: anche qui lo stesso da anni, dove ti conoscono così bene che a colazione non hai bisogno di ordinare, che dopocena scatta il fatidico Le porto il solito?, e che il giorno dell’arrivo, quando prima di sederti al tuo stesso tavolo in sala ristorante accanto alla vetrata, passi mezz’ora a fare il giro di saluti degli altri ospiti dell’hotel, perché ogni anno, nello stesso periodo, ci sono sempre le stesse persone.

Il primo pomeriggio si riposa in camera: la televisione o un sonnellino, fino a che il solleone non dà tregua, e allora si può “ripartire” per la spiaggia, dove i riti del pomeriggio sono diversi da quelli mattutini, quasi come fosse un’altra giornata: i quotidiani sono ormai vecchi, e allora si opta per le chiacchiere con il vicino di ombrellone, un libro o un Burraco al bar con un caffè shakerato a farti compagnia.
E il rito del bagno? Rigorosamente in mare, no a tutte le piscine costruite negli ultimi anni negli alberghi e negli stabilimenti balneari: in vacanza il bagno va fatto in mare, anche se capita non sia  proprio limpido o ci siano troppe onde…

Banditi gli happy hour e tutti i suoi surrogati, unica eccezione un aperol o un crodino con due olive e quattro patatine, la cena, se non in albergo, deve essere in un’ottima trattoria dell’entroterra, di quelle che non conosce nessuno, dove mangi (bene) e bevi (ancor meglio) ancora con 30 euro.
Il dopocena consiste proprio nel far tardi al ristorante, oppure nel fare due passi (anche romantici, perché no…) in spiaggia, …, ma non certo nel fare le 6 di mattina in discoteca…Perché, diciamocelo, ancora oggi e’ meglio ascoltare Una rotonda sul mareSapore di sale o Tintarella di luna, piuttosto che uno di questi terribili rap estivi…




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